17 agosto 2010

Conosciamo il nostro patrono: Bartolomeo

(nella foto la basilica di San Bartolomeo all'Isola a Roma)
Si avvicina la Festa di San Bartolomeo, Patrono di Carpenedolo. Il 24 Agosto è infatti il giorno in cui si festeggia Bartolomeo (in greco Βαρθολομαιος ... – ...), uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. L'apostolo viene chiamato con questo nome nei sinottici, mentre nel vangelo di Giovanni è indicato con il nome di Natanaele. Era originario di Cana in Galilea, ma non vi sono indicazioni sulle date di nascita e di morte. Morì nella seconda metà del I secolo probabilmente in Siria. Fu il secondo Catholicos di tutti gli Armeni.
Tutto quello che si conosce di questo Apostolo proviene dai vangeli. Secondo il Vangelo di Giovanni egli era amico di Filippo: fu, infatti, questi a parlargli entusiasticamente del Messia quando gli disse: abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth. La risposta di Bartolomeo fu molto scettica: da Nazareth può mai venire qualcosa di buono? Ma Filippo insistette: vieni e vedrai. Bartolomeo incontrò Cristo e quanto gli disse fu sufficiente a fargli cambiare idea. Gesù: Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità. Bartolomeo turbato gli chiese come facesse a conoscerlo e Gesù di rimando: prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico. L'essere raggiunto da Cristo nei suoi pensieri più intimi, suscitò in lui un'immediata dichiarazione di fede: Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele! Gesù, allora, gli rispose Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico credi? Vedrai cose maggiori di questa.
Il suo nome compare poi nell'elenco dei dodici inviati da Cristo a predicare e, ancora, negli Atti degli Apostoli, dove viene elencato assieme agli altri apostoli dopo la risurrezione di Cristo. Da questo momento più nulla, solo la tradizione che racconta della sua vita missionaria in varie regioni del Medio Oriente, secondo alcuni, forse, si spinse fino in India. Anche la morte è affidata al racconto che lo vuole ucciso, scuoiato della pelle, secondo alcune fonti da parte del re dei Medi nella regione della Siria, mentre altre fonti parlano dell'Armenia.
A causa del supplizio a cui sarebbe stato condannato, lo si vede spesso raffigurato mentre viene scuoiato o con un coltello in mano. Michelangelo nel Giudizio Universale della Cappella Sistina lo rappresenta con la propria pelle in mano. Sulla maschera di volto che appare su questa pelle l'artista ha voluto porvi il proprio autoritratto. La più famosa opera su San Bartolomeo è una scultura, opera di Marco d'Agrate, un allievo di Leonardo, esposta all'interno del Duomo di Milano, in cui è appunto rappresentato scorticato con la Bibbia in mano; l'opera è caratterizzata dalla minuta precisione anatomica con cui viene reso il corpo umano privo della pelle, che è scolpita drappeggiata attorno al corpo, con la pelle della testa penzolante sulla schiena del martire.
Il martirio di San Bartolomeo è un tema ripreso da una serie di pittori minori allievi del Caravaggio tra il del '600 e '700.
Nella chiesa parrocchiale di Carpenedolo è presente un'opera del Maffei che ritrae il martirio di San Bartolomeo.

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